Wahreit macht frei

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Nella splendida cornice di Villa Pisani a Monselice, i fotografi Elisa Mortin e Giancarlo Soncin, soci del Fotoclub Ruzante di Pernumia, espongono il loro reportage su Auschwitz per raccontare uno dei capitoli più bui della storia europea. Gli scatti sono rigorosamente in bianco e nero, sovrastati dalla desolante nudità dei luoghi. Non persone, ma solo oggetti a ricordare ciò che è stato, a monito della fragilità dei corpi, fisicamente assenti, eppure presenti in questa realtà disumana di sofferenza tragicamente conclamata. I malvagi qui hanno applicato fino in fondo quanto di più nefasto, la ragione, guidata dall’odio, possa escogitare. I fotografi, accompagnando le foto (un centinaio di scatti) con didascalie esplicative, si ripropongono di accompagnare il visitatore ripercorrendo i passi di un deportato, dall’arrivo ad Auschwitz alla sua eliminazione tramite le camere a gas. C’è spazio anche per immagini evocative che ci ricordano, martellanti, che bisogna ricordare, meditare, affinchè questo abominio non accada mai più. Il fotoclub Ruzante, sempre molto operoso, ha sempre supportato i due giovani Autori che con questa esposizione, già presentata a Palazzo Moroni ed alla Vecchia Pescheria di Este, cercano di trasmettere un messaggio civile ed educativo.
La mostra fotografica è inserita in un programma espositivo più vasto che vede la presenza in Villa delle opere dei maestri Stefano Bizzaro e Giuseppe Coccato che espongono suggestive immagini di Monselice e del rapporto che la città ha avuto con la realtà ebraica.
A coordinare l’insieme di eventi è la sapiente mano del prof. Roberto Valandro, storico locale, che con grande passione ha riportato in luce vicende cittadine occorse nei secoli alla presenza ebraica stabilitasi in questa area geografica.
Di grande bellezza è anche la location. Villa Pisani fu fatta costruire dal nobile Francesco Pisani, per il quale costituiva una vera e propria stazione di sosta per brevi soggiorni durante il lento viaggio da Venezia per via fluviale verso le proprietà che la famiglia possedeva nella bassa tra l’Adige e i Colli Euganei (1560 circa). La facciata viene attribuita all’architetto Andrea da Valle, attivo nel territorio tra il 1540-60 ed è suddivisa da lesene che terminano con capitelli in cotto d’ordine corinzio a queste si sovrappone un timpano triangolare che alloggia lo stemma dei Pisani sorretto da due Vittorie in stucco forte.Gli interni, riprendono lo schema della casa veneta: ampia sala centrale e ambienti disposti ai lati. Le sale sono interamente affrescate con paesaggi e soggetti mitologici racchiusi entro finte membrature architettoniche. Lo stile richiama artisti vicini alla scuola di Paolo Veronese.
Orari di apertura:
Lunedi-mercoledi-venerdi ore 9-12.30
sabato e domenica 9-12.30 e 16-19
indirizzo: Villa Pisani Riviera Belzoni
All’interno della Villa potrete trovare i cataloghi delle varie esposizioni:
– Wahreit macht frei – Auschwitz – La verità rende liberi. – di Mortin e Soncin (libro fotografico)
– Gli ebrei e Monselice. – di Roberto Valandro (ricostruzione storica)
– Monselice tra ‘800 e ‘900 – di Roberto Valandro, Mario Gozzo. Illustrazioni di Stefano Bizzaro